GLI ORTI
PLANETARI

L’idea

Il progetto si fonda sull’idea di un’ orticultura consapevole e di ricerca, che mira a creare spazi verdi dove la produzione di fiori e ortaggi incontra la meditazione e la “magia naturale”.
Nella progettazione e nella gestione degli orti si terrà conto dei principi dell’agricoltura sinergica (consociazioni, pacciamatura) e della biodinamica (calendario agricolo per semine e trapianti, utilizzo di preparati biodinamici), e nella cura delle piante si ricorrerà a metodi e rimedi naturali e biologici.

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Nell’allestimento, ove possibile si prediligerà il lavoro manuale, cercando di ridurre al minimo gli interventi di dissodamento e scavo per mantenere integro il profilo microbiologico ed energetico del suolo.

L’idea è stata concepita con funzione produttiva, decorativa e didattica.

Il Progetto

Gli orti infatti, una volta allestiti, oltre che fornire ortaggi, aromi e fiori, potranno essere il teatro e l’oggetto di workshop e “degustazioni nell’orto”, della durata di una o due ore, durante i quali gli ospiti assaggeranno le verdure ed esploreranno gli orti, guidati in una visita che offrirà loro l’occasione di avvicinarsi e farsi un’idea più concreta di cosa significa biodinamica e dei rapportti tra Luna, Terra e Sole (cosa sono le influenze lunari, cosa sono i cinque elementi in biodinamica, lo zodiaco in biodinamica, il lavoro di Maria Thun, ecc.).

ORTO LUNARE

L’orto lunare (23 x 5,5 mq), costituito da tre bancali di due metri di diametro, due vasche d’acqua di un metro di diametro e due filari di piante da 23 metri, ospiterebbe ortaggi e piante aromatiche a carattere eminentemente lunare.
Ciascuno dei tre bancali rappresenta una fase lunare: crescente, piena e calante.
Nel bancale della luna crescente, che avrà forma di mezzaluna e uno specchio d’acqua nel centro, verranno messe a dimora piante su cui la semina con luna crescente esercita un influsso benefico (foglie, frutti). Nella fattispecie, in questa prima stagione, le zucche saranno le regine.
Speculare al bancale della luna crescente sarà quello della luna calante, sempre a forma di falce ma ruotata sull’asse verticale rispetto alla prima, e sempre con uno specchio d’acqua nel mezzo. Qui ci saranno gli ortaggi da radice, iniziando dalle carote. Le punte della falce saranno decorate con gigli bianchi.
L’anno prossimo, le funzioni crescente e calante dei due bancali verranno invertite, così da alternare le colture.
Nelle vasche d’acqua (2 mastelli interrati) si metteranno ninfea e fiore di loto.

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Nel bancale della luna piena, al centro dell’orto (un bancale circolare di due metri di diametro), verranno messi a dimora ortaggi lunari in cespo, da foglia o fiore (cavolo cappuccio bianco, indivia, insalate). Il perimetro del bancale sarà disegnato da una fila circolare di cipolla bianca o cipollotti (piante sia lunari che marziali). I bancali saranno pacciamati.
Lungo i filari di 23 metri che correranno lungo i lati maggiori dell’orto, incorniciandolo, verranno messe piantine di sedano (1 fila lungo il lato est) e Lavandula angustifolia (piantumata sul greppo lungo il lato ovest, in tre file da 46 piantine l’una). Così l’orto sarà protetto da profumi (repellenti per i parassiti), e la piccola coltivazione di lavanda attirerà numerose api, garantendo,a giugno/luglio una splendida fioritura viola, oltre alla luce delle foglie argentate e perenni. Anche la lavanda sarà pacciamata, così come il sedano. La paglia, oltre a svolgere funzione di concime a rilascio graduale e di protezione dalla siccità e dagli sbalzi termici, a livello estetico dona luce e “morbidezza” ai profili dell’orto. Inoltre col tempo e l’usura tende a farsi sempre più bianca e lunare.

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Negli angoli nord, sud, ovest ed est saranno infine posizionate, in aiuole semicircolari di 1,5×3 metri, piante lunari d’eccellenza (lunaria, artemisia, bella di notte, ma anche peperoncini, pomodori, melanzane e altre solanacee), che andranno a formare cespugli.
Tra i bancali ci saranno camminamenti di 60 cm di larghezza segnati da ciottoli o lastre di pietra (materiale da selezionare insieme alla committenza).
L’utilizzo della tecnica a bancali permette di non ricorrere all’aratura del suolo.
Le necessità in termini idrici di quest’orto saranno medie. Nel periodo più caldo saranno necessarie due irrigazioni di 30 minuti al giorno, mattino e sera. Verrà installato un sistema di irrigazione (tubi in polietilene 16 mm di diametro) con timer.
L’idea prevede di continuare la coltivazione anche durante la stagione invernale, soprattutto con brassicacee e poi con piante leguminose (sovescio).

ORTO SOLARE

L’orto solare è un giardino degli aromi concentrico.
Intorno al centro, costituito da una pianta di olivo (olea europaea L.), sei fasce circolari concentriche di diametro via via maggiore e larghe un metro l’una, ospiteranno le piante solari. In ordine dall’interno all’esterno ci saranno: carciofo (Cynara scolymus L.), calendula (Calendula officinalis L.), fragola (Fragaria vesca L., di varietà rifiorente), elicriso (Helicrysum italicum L.), tarassaco (Taraxacum officinalis), alloro (Laurus nobilis L.) e rosmarino (Rosmarinus officinalis) che, disposti in file circolari a formare cerchi verdi, gialli e arancioni, forniranno profumi per la cucina, fragole e carciofi. La siepe più esterna, ad alloro e rosmarino, potata regolarmente formerà una cornice più alta rispetto al resto, una sorta di recinto verde che le persone dovranno attraversare per “entrare” nell’orto solare.

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L’orto sarà attraversato da camminamenti radiali, che porteranno tutti al centro, all’olivo. L’orto sarà perenne, in quanto costituito per la maggioranza da piante perenni sempreverdi (olivo, elicriso, rosmarino, alloro. Anche i carciofi inoltre hanno foglie tutto l’anno.) Pacciamatura tra i carciofi, gli elicrisi e nella siepe mista di allori e rosmarini. Per l’irrigazione si prevede l’installazione di un sistema concentrico di tubi in polietilene e di un timer, in modo da programmarne il momento e la durata. I raccordi saranno muniti di valvole che permetteranno di irrigare scegliendo i settori a seconda delle esigenze idriche di ciascuna fila di piante.
Visto dall’alto, sarà un mandala-labirinto di profumi e luce.